Casa Materna (Italian Edition) by Marta Morazzoni

Casa Materna (Italian Edition) by Marta Morazzoni

autore:Marta Morazzoni [Morazzoni, Marta]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788878196445
Amazon: 8878196444
editore: TEA
pubblicato: 2001-08-30T00:00:00+00:00


13.

L’INVIDIA di Felice gli tenne compagnia per tutta la lunga passeggiata sul monte di Bergen. Tanto gli fu vicina che Haakon ritrovò un modo della sua infanzia, il dialogare immaginario e puntiglioso di quand’era bambino con un interlocutore che non c’è; e così le parlò a lungo, intavolò anzi una discussione complessa, articolata e geometrica. Domande e risposte si intrecciavano in alternanza perfetta con sapienti pause di silenzio, a sottolineare il piacere sottile di una completa intesa. Haakon non aveva mai avuto amici così intimi da poter parlare in libertà, e della libertà, poi, aveva una sua visione disciplinata. Non intendeva il disordine delle idee libere e il sovrapporsi delle voci, ma piuttosto il metodo della loro composizione. Il linguaggio non sarebbe stato meno sciolto, anzi ne sarebbe affiorata una più profonda intelligenza di sentimenti, della vera natura del suo essere, che egli sapeva silenziosa, appartata, in attesa del momento propizio. L’intreccio dei modi quotidiani, dalle poche parole scambiate con sua madre in poi, lo vedeva invece penosamente impacciato e lo obbligava a ridurre fino all’incomprensibile quel che aveva in mente.

Con Felice conversò bene. Nel tragitto di una passeggiata che ogni anno ripeteva, sapendone a memoria anche le pietre, dove di volta in volta ritrovava le stesse percezioni, le stesse sensazioni lungo il cammino, in quella passeggiata passò da un argomento all’altro senza sforzo; la sua mente contemplò anche passaggi ben arditi attraverso zone d’ombra che non avrebbe mai esplorato in una conversazione. E la sua mente con agilità si divideva in due, sdoppiata lucidamente per prestare voce e pensiero a Felice. Lei aveva trent’anni; dall’alto della sua anzianità Haakon la trattava con attenzione, con sorpresa, la blandiva e la riprendeva dove certe sue sicurezze non erano ancora state sfiorate dal sapere della vita. Si stupiva anche di sé, e non tanto della saggezza del suo discorrere, quanto della leggerezza. Intanto camminava per il sentiero deserto che, lasciandosi alle spalle Bergen, si perdeva a vista d’occhio, un solco glabro nella scarsa vegetazione della montagna; non aveva per abitudine di caricarsi di alcunché e non temeva, finché era in cammino, né fame né sete. Così procedeva di buon passo; solo doveva fare attenzione, per un residuo di convenienze, e sebbene il tracciato del sentiero si scorgesse deserto fino all’orizzonte, a non parlare e rispondersi a fior di labbra o a voce alta, quando si infervorava nell’argomento.

Non aveva meta, libero in qualunque momento di tornare o deviare dal sentiero. Fu anzi nel mezzo di una di queste conversazioni così piene (le parlava del suo gusto della solitudine), fu allora che, per un brusco richiamo alla realtà, considerò che sarebbe bastato tornare indietro e lei, Felice, avrebbe potuto diventare la sua interlocutrice, con argomenti suoi, con la sua vera voce, con le inflessioni che ora Haakon le prestava, scrupoloso nel ricostruirne anche le sfumature nel lavorio della memoria. Se fosse tornato, lo scacchiere della loro conversazione avrebbe avuto due giocatori a muovere le pedine, bianche per Felice, nere per Haakon. Ma non era



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.